Eccomi qua ad intraprendere la nuova avventura che è l'
MTchallenge.
Ma si proviamoci.
La ricetta di questo mese è proposta dalla vincitrice del mese di settembre,
Eleonora.
Il pane dolce è un pane tipo pan brioche che viene servito durante lo shabbat, il sabato, giorno di festa nella religione ebraica.
Siccome io sono Cristiana, seppur non molto praticante, e dato che (per fortuna o sfortuna lo lascio decidere a voi) non abbiamo regole ferree su come trascorrere la domenica, su cosa è permesso o non è permesso fare, ho impegnato la domenica mattina a cucinare, a impastare questi pani meravigliosi.
La religione ebraica, così vicina alla nostra, non scordiamoci che Gesù era ebreo, ma anche così lontana per differenze di culto e di credo da sempre esercita un particolare fascino su di me.
Non saprei nemmeno spiegarne pienamente il motivo.
Sicuramente il loro attenersi a regole spesso molto severe ha il suo magnetismo.
Ricordo all'università, durante le lezioni geografia dello stato d'Israele, ero come rapita dai racconti della mia docente ebrea sugli aspetti socio- politici e socio-culturali di questo minuscolo staterello da sempre sede di cruente faide.
Forse perchè è qualcosa lontano da me e da quello che sono.
O più probabilmente perchè si possono raccontare più cose di uno stato che è più piccolo del mio Piemonte e di una religione millenaria sempre fedele agli antichi precetti, che non di una religione che è stata sanguinaria e con sete di conquiste, e che ora ha l'arroganza di puntare il dito con chi si comporta nello stesso modo in cui secoli prima si è comportata lei durante le Crociate.
Non me ne voglia nessuno per carità, sono idee e per fortuna c'è la libertà di pensiero, io la penso così, tu cosà, il mondo è bello perchè vario!
Nella mia tesi di laurea ho affrontato il problema dell'acqua, analizzandolo dal punto di vista non solo religioso ma anche scientifico.
Già, l'acqua.
Un bene che per noi è normale averlo, usufruirne.
Cosa c'è di più normale che aprire il rubinetto, una bottiglia d'acqua o veder piovere a tempo debito?
Non dappertutto è così.
E in un paese arido per quasi metà della propria superficie, bagnato da un fiume di così grande importanza ma ormai ridotto ad un rivolo come il Giordano e da un mare che è più sale che acqua come il Mar Morto, l'acqua ha un ruolo cruciale.
Mi sono emozionata nell'imparare che molte preghiere ebraiche sono dedicate all'acqua.
E cosa c'è di più importante dopo l'acqua se non il pane?
La parola pane viene citata ben 400 volte nella Bibbia.
Frase emblematica è: "indispensabile alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito ed una casa che serva da riparo" (Sir. 29-28).
Quindi direi che ci andiamo a nozze.
Bianco, nero, ai cereali, azimo, con sale o senza, con o senza grassi, dolce o meno.
Insomma troviamo pane per tutti i gusti.
Dagli impasti più semplici di sole acqua e farina a quelli più complessi e ricchi (in tutti i casi oserei affermare) come nel nostro caso.
Ricchi di ingredienti e di ingredienti anche ricchi.
Perchè è sì un pane per tutti i giorni, ma non dimentichiamoci che è il pane per il giorno di festa.
Molte sono le variazioni su questo tema.
La riuscita mi è piaciuta.
Se lo si mangia dopo al massimo un'oretta dopo che lo si è sfornato è...beh favoloso!!!!